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Filippo Lo Piccolo: pensieri e aspettative post The Niagara Falls International Marathon

 Filippo Lo PiccoloFilippo Lo Piccolo è arrivato secondo alla Niagara Falls Marathon, lasciandosi alle spalle il ricordo di un anno difficile nel quale ha dovuto fare i conti con diversi infortuni e il conseguente recupero, non sempre facile da accettare e affrontare.
Un percorso unico e suggestivo, quello della Niagara Falls Marathon, che abbraccia gli USA e il Canada attraversando le splendide e scenografiche Cascate del Niagara. Filippo ha concluso la sua sfida dietro il canadese Lucas McAneney (2h:29’:19”) che è riuscito a distanziare di poco più di un minuto il nostro atleta palermitano, nonostante le raffiche di vento gelido che hanno messo in seria difficoltà entrambi.
Ancora in Canada, dopo la gara, adesso in veste da turista, ha risposto, tra una fermata e un’altra del suo itinerario turistico, ad alcune nostre domande. Le sue risposte, oltre alle evidenti e comprensive emozioni pre-post gara, mostrano e dimostrano quanto sia stata forte la motivazione e la sua determinazione, quanto sia stato importante l’aiuto e il supporto di amici e del suo allenatore, quanto sia forte il suo legame con la sua terra e con la sua città, Palermo, ed ancora quanto la corsa sia integrata in lui.
Lo ringraziamo per la sua disponibilità, rinnovando, a nome di tutta la redazione di SiciliaRunning, i nostri più sinceri complimenti.

INTERVISTA

  • Cosa ti ha spinto ad iscriverti alla Niagara Falls International Marathon?
    Vengo da un anno difficile a causa di continui infortuni muscolari dovuti a problemi posturali ormai in via di risoluzione. È stato questo 2014 quindi, un anno in lenta ma continua crescita e sognavo il ritorno in Maratona e ovviamente nuovi stimoli. Grazie a mio amico Les conosciuto negli USA nel 2009 ho potuto partecipare alla Maratona delle Niagara Falls, sicuramente alla mia portata dopo anni di stop
  • Il tuo rientro nell’agonismo. Che valore ha per te questo traguardo e, diciamolo pure, … vittoria?
    In realtà non si tratta del rientro all’agonismo, ma lentamente ho ricominciato a correre in gara già da qualche mese. Il piazzamento in 2° posizione alla Salomon City Trail di Milano di circa 28 km in settembre mi aveva dato parecchio entusiasmo nel portare a termine questa avventura la cui idea e quindi maturata a fine agosto
  • Cosa ricorderai di questa gara? Sintetizza in una parola la tua esperienza di gara.
    Correre la Niagara Falls è un’esperienza unica, indimenticabile, che lascia il segno. Il Canada, in particolare, fonde la tradizione e la infinita gentilezza delle persone ad una efficienza e modernità tipica della terra americana in genere. Correre per svariate miglia immersi nella natura ed in panorami stupendi beh… Non sarà NYC ma lascia altrettanti ricordi indelebili!
  • Quel è stato il momento più bello e più difficile della gara?
    La partenza avveniva da Buffalo, nel versante americano di Niagara Falls ed in poche miglia abbiamo attraversato il confine ritornando in Canada verso l’omonima Città. Le prime miglia ed il passaggio alla Mezza, in 1h13’22”, scorrevano via con molta facilità e facevano presagire un rientro alla Maratona con un ottimo tempo. Purtroppo, la giornata nuvolosa è divenuta via via sempre più fredda e con un costante vento trasversale molto fastidioso. In quei momenti eravamo in fuga solitaria io ed il Canadese McAneney un atleta da 2h18′ corsi quest’anno. Il ritmo ha dunque subito un notevole calo ed in me aumentava lentamente il disagio del freddo col passare dei chilometri. Passato il 30° km avrei voluto reagire e provare un allungo ma non sono stato capace di farlo tant’è che al 38° km un lieve malessere mi ha portato ad una crisi irreversibile facendomi rallentare parecchio nei chilometri finali. La gioia di aver tagliato il traguardo al secondo posto con un ottimo tempo per quel clima e percorso ondulato si frappongono all’amarezza di aver perso l’opportunità di vincere la gara
  • Qual è stato il tuo primo pensiero dopo aver tagliato il traguardo?
    Ero un pò contrariato, con me stesso… La preparazione svolta a Palermo è stata parecchio difficile per via del caldo afoso che mai ha lasciato la Città e mi è costata tanto impegno e sacrificio. L’aver tagliato con un buon risultato il traguardo di una Maratona e soprattutto aver messo alle spalle un difficile infortunio è la cosa più importante che ci possa essere, per tentare di tornare ai miei livelli di qualche anno fa
  • Il tuo prossimo obiettivo sportivo?
    Il mio prossimo obiettivo sportivo è sinceramente non avere più nessun infortunio in primis. Entro la fine dell’anno vorrei correre un’altra gara che sia di stimolo nella preparazione invernale per il prossimo anno. In più mi piacerebbe correre la Maratona di Palermo ma vorrei avere le gambe per farlo… Devo ancora capire come sto dopo un simile sforzo!
  • L’ultima domanda, da tradizione nelle interviste per SiciliaRunning, è un pensiero/messaggio per tutti i lettori di SiciliaRunning.
    Lancio un caro saluto a tutti i lettori di Sicilia Running cui rinnovo i miei complimenti per l’ottimo lavoro svolto e ringrazio in particolare il mio allenatore Aldo Siragusa, la mia famiglia ed il mio sponsor tecnico che da anni mi supportano sportivamente senza avermi mai abbandonato. Rinnovo a tutti i Sicilia Runners una sfida sportiva alla prossima corsa insieme!

    A cura di Giovanna Barone

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