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A Palermo l’unico parco al mondo col limite di velocità

…Sì, avete capito bene. Al parco d’Orleans vige un divieto da record mondiale dell’imbecillità: vietato correre.

parco-orleansPalermo, lo sappiamo, non è una città a misura d’uomo. E’ difficile già camminare sul marciapiede, figuriamoci correre su strada. Ci sono buche, doppie-triple-e-quadruple file, traffico, smog e tanti ma proprio tanti insulti da parte degli automobilisti che vedono nello sportivo (in bici o a piedi) un nemico da fare fuori. Quindi è bene decidere prima su quale lembo di terra ancora non invaso da cemento e auto concentrarsi. Che sono pochi e si contano in una sola mano. Fino a ieri, tra questi, c’era anche il Parco Cassarà, ma per colpa dell’eternit sepolto gli abbiamo già detto addio. Quindi si punta verso il Parco d’Orleans. Meno ettari di verde ma sempre meglio che respirare smog all’interno dell’Università, dove tutti gli atleti della zona si ritrovano adesso per sgambettare. Siccome però Palermo riserva sempre nuove sorprese, vi racconto l’ultima: in questo parco è vietato correre. Si avete capito bene, “VIETATO CORRERE”. Ammetto che una volta appresa la notizia dal custode sono rimasta impietrita per i primi 30 secondi. Nella mia mente ho rivisto tutti i parchi e le riserve visitati nel mondo e mai, giuro mai, ho notato cartelli con “Vietato correre”. Ho letto “Vietate le bici, “Vietato gettare cartacce a terra”, “Vietato l’ingresso agli animali” (comunque più puliti degli uomini). Anche “Vietato correre a torso nudo e in bikini” ma “Vietato correre” proprio no. Penso allora a tutti i bambini che fremono all’idea di arrivare al parco per giocare a nascondino o acchiapparello. Ai ragazzi che magari vogliono sgranchirsi le gambe per pochi secondi o agli anziani che decidono di tenersi in forma camminando a velocità magari più sostenuta. Al Parco d’Orleans è vietato. Si può solo camminare a passo d’uomo (poi vorrei spiegato fino a che livello di lentezza!). Chi non utilizza l’auto, chi decide di mantenersi in forma dovrebbe essere premiato. Gli sportivi chiedono solo spazio e non servono soldi per garantire questo servizio. Già a Palermo manca tutto e quello che c’è, è gestito anche male. Abbiamo rinunciato a quasi tutti i servizi e ai privilegi di una vita sana. E adesso decidono di toglierci anche il diritto di correre in un parco pubblico. Forse questo è troppo.

L’articolo è di Barbara Cappello: QUESTO IL LINK http://www.dipalermo.it/2014/05/08/lunico-parco-al-mondo-col-limite-di-velocita/

Anche noi di siciliarunning.it come la testata giornalistica dipalermo e la collega Barbara Cappello lanciamo un appello al Governatore Rosario Crocetta chiedendogli di “aprire il parco anche ai runner”, chiediamo troppo ?

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