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Maratona di Boston trionfo di sport: vicono Keflezighi e la Jeptoo

Rigidissime misure di sicurezza, con 3.500 poliziotti, il doppio dello scorso anno, e una sessantina di agenti segreti, locali, statali e federali e cani anti-esplosivo. Un milione di spettatori lungo le strade e agli Usa va anche il successo nella prova maschile

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La 118/a edizione della maratona di Boston, la più antica dell’era moderna, corsa sotto misure di sicurezza rafforzate, celebra la resurrezione della città, un anno dopo l’attentato sulla linea del traguardo che il 15 aprile 2013 causò la morte di tre persone e il ferimento di altre 260 , e due grandi protagonisti: in campo maschile vince l’americano Meb Keflezighi (vincitore della maratona di NY nel 2009), in campo femminile la keniana Rita Jeptoo.

LA VETERANA E IL NEOFITA – Per la keniana questa è la seconda vittoria consecutiva, la terza in assoluto, dopo i successi del 2006 e del 2013. All’etiope Buzunesh Deba e’ andato il secondo posto. Keflezighi, nato in Eritrea, ma ora con la cittadinanza americana, è invece il primo atleta statunitense a tornare sul podio di Boston da 1983. Dietro di lui, al secondo e terzo posto, due keniani, Wilson Chebet e Frankline Chepkwony.

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GIOIA IN STRADA – A un anno dagli attentati costati la vita a 3 persone e il ferimento di 260, molti dei quali mutilati, la città del Massachusetts è tornata così a vivere la sua manifestazione simbolo. Quest’anno al nastro di partenza c’erano quasi 35.660 maratoneti, 9mila più dell’anno scorso, con una folla record di spettatori, un milione di persone (il doppio del consueto) a godersi lo spettacolo. La corsa è cominciata con un minuto di silenzio in ricordo delle vittime, poi per primi sono partiti i concorrenti in sedie a rotelle. Alle 8.50 (le 13.50 in Italia) il governatore del Massachusetts, Deval Patrick, ha dato il via a Hopkinton alla gara per atleti paralimpici, alle 9.32 (le 14.30 in Italia) è partita la gara femminile e alle 10 (le 15.00 in Italia) la corsa elite maschile. Prima della partenza è stato osservato un momento di silenzio e dall’altoparlante sono risuonate le note di ‘America the Beautiful’: 35.560 i maratoneti iscritti.

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MASSIMA SORVEGLIANZA – Hanno vegliato sulla gara 3.500 poliziotti, il doppio dello scorso anno, e una sessantina di agenti segreti, locali, statali e federali e cani anti-esplosivo. Vietato portare borse centinaia di telecamere puntate soprattutto sulle transenne dietro le quali il 15 aprile dell’anno scorso esplosero i due ordigni rudimentali dei fratelli Tsarnaev. I due attentatori di origine cecena utilizzarono proprio uno zaino per nascondere i loro strumenti di morte, due bombe costruite con delle pentole a pressione, che esplosero a pochi secondi l’una dall’altra. Fu una strage. Ma oggi Boston ha saputo battere anche quei ricordi.

Fonte: CLICCA QUI PER ANDARE A quotidiano.net

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