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Maratona di Boston: 36000 al via, gli italiani saranno 250

36.000 allo start, 250 gli italiani (44 donne e 206 uomini). Quattro wave (le griglie ognuna delle quali “conterrà” 9000 atleti). Sono questi alcuni dei numeri della maratona di Boston in programma il prossimo 21 aprile. lle 8:50 (14.50 in Italia), con la prima delle competizioni per gli atleti paralimpici.
NBC still image taken from video shows an explosion at the Boston MarathonAlle 9:32 lo start per le “Elite women” (50 atlete), poi la marea degli uomini, non a caso suddivisi in 4 “wave” da 9.000 partecipanti: ore 10:00 per i pettorali rossi (dal numero 101 al numero 8.999, top runner compresi), 10:25 per i pettorali bianchi (numeri da 9.000 a 17.999), 11:00 per i blu (da 18.000 a 26.999) e 11:25 per i gialli (27.000 e oltre).
Il totale dei partecipanti, circa 36.000, è il secondo di sempre, inferiore solo a quello della centesima edizione (15 aprile 1996): 38.708. Obiettivo di quest’anno dimenticare e reagire  agli attentati che hanno funestato l’edizione 2013, con le due bombe esplose alle 4:09’43” di gara, cosa questa che ha indotto gli organizzatori a dilatare nuovamente il “field size limit” oltre gli abituali 20.000 partecipanti massimi.

Dicevamo gli italiani in gara, su tutti Gelindo Bordin che a Boston vinse nel 1990 stabilendo con 2:08’19” il record italiano. Gelindo è l’unico vincitore maschio a Boston che sia stato anche campione olimpico. C’è anche un siciliano e sarà tra i protagonisti, si tratta di Francesco Duca (classe 1973) che vanta un personale nella maratona di  2h28’15” ottenuto alla New York Marathon nel 2009.

In cronaca:

Due giorni fa (il 15 aprile) la polizia ha fatto brillare due zaini abbandonati vicino al traguardo della maratona di Boston (che quest’anno si correrà il 21 aprile), proprio nel giorno del primo anniversario dell’attentato che provocò la morte di tre spettatori e il ferimento di più di 260 persone. Gli agenti hanno arrestato un uomo, apparentemente con disturbi mentali, secondo un portavoce della polizia.

Sempre martedì scorso, sopravvissuti e parenti delle vittime hanno ricordato gli avvenimenti del 15 aprile 2013; a una messa in programma all’Hynes Convention Center di Boston hanno partecipato anche il vicepresidente Joe Biden e la moglie Jill, l’ex sindaco della città, Tom Menino, e il governatore del Massachusetts, Deval Patrick. Sul presunto autore del gesto ancora in vita, Dzhokhar Tsarnaev, pendono 30 capi di imputazione; suo fratello Tamerlan, invece, è stato ucciso dalla polizia durante il lungo inseguimento. La città da mesi sta organizzando eventi e mostre per ricordare la strage, incontri e tributi fino al giorno della maratona.

 

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