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Maratonete in avanscoperta a Zurigo: percorso impegnativo…

Oggi mancano esattamente 126 giorni. Poi alle 9 di mattina del 16 agosto, scatterà la maratona femminile dei XXII Campionati Europei di Zurigo. Ieri, intanto, Valeria Straneo, Anna Incerti, Emma Quaglia e Deborah Toniolo si sono cimentate in una prima ricognizione del tracciato della rassegna continentale. In Svizzera le azzurre troveranno un circuito cittadino da ripetere quattro volte con partenza e arrivo sulla Bürkliplatz e che avrà come momento cruciale la salita verso la terrazza panoramica del Politecnico. Le impressioni delle azzurre, cominciamo da Anna Incerti:

10001316_599254733498839_4571573104256030009_n“Sinceramente – il commento della campionessa europea in carica Anna Incertidal punto di vista tecnico non è un percorso molto adatto alle mie caratteristiche.

 In particolare negli ultimi 200 metri di salita c’è il rischio di lasciarci l’anima se non si ragiona con la testa e si distribuiscono bene le energie”. Strategie? “Confido in un avvio prudente, perchè una partenza spregiudicata potrebbe farla diventare una gara al massacro. I 42,195km conto di averli nelle gambe, ma qui servirà pure una bella quantità di forza. Magari per prepararmi sulle salite potrebbe darmi una mano mio marito Stefano (Scaini, ndr) che da junior è stato campione mondiale di corsa in montagna!” La palermitana allenata da Tommaso Ticali è rientrata alle competizioni da qualche mese dopo la nascita della piccola Martina a maggio del 2013. Quest’anno l’atleta delle Fiamme Azzurre si è già cimentata in due mezze maratone, a Verona (1h10:10) e alla RomaOstia (1h10:16), dovendo poi rinunciare alla rassegna iridata della specialità a causa dell’influenza. “Purtroppo – aggiunge l’azzurra –mi è dispiaciuto davvero molto non esserci a Copenaghen. Ora ho in agenda un ulteriore test sulla mezza il 4 maggio a Trieste e in seguito non escludo un’uscita sui 10km in pista o su strada. Vado a Zurigo con le migliori motivazioni, poi lì vedremo cosa succederà. Certo è che si corre anche per una medaglia a squadre”. 

 

“E’ stata un’esperienza molto utile – racconta la vicecampionessa del mondo Valeria Straneoperchè correndoci ci siamo rese tutte conto di quanto sia impegnativa una salita come questa. Inizia a metà giro e procede con tre cambi di pendenza in meno di 2km che si fanno decisamente sentire. Quel giorno dovremo affrontarla per quattro volte e, quindi, bisognerà stare attente così come al successivo tratto di discesa. Per fortuna il resto del percorso è abbastanza pianeggiante”. L’alessandrina del Runner Team 99 è reduce dall’ottavo posto ai Mondiali di mezza maratona a Copenaghen, ma ovviamente l’evento che vale la stagione sono gli Europei: “Ci tengo tantissimo e voglio esprimermi al massimo. E’ vero che su un percorso del genere serve prudenza, ma non penso che giocherò troppo d’attesa. Non è il mio modo di correre e di vivere la gara. Le avversarie? Difficile fare pronostici, perchè in una situazione così può benissimo saltare fuori anche l’atleta che non ti aspetti. Penso che la nostra sia una squadra forte, ma tra noi azzurre sarà una bella lotta anche in chiave individuale”. Programmi da qui a Zurigo? “Il 27 aprile sarò al via della Mezza di Chia in Sardegna, poi sotto con gli allenamenti per la maratona. Visto il tracciato, con la mia allenatrice Beatrice Brossa abbiamo già pensato di inserire salite e specifici lavori di potenziamento nel mio programma”.

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Emma Quaglia si è appena lasciata alle spalle la fatica del terzo posto (2h43:34) alla Maratona di Roma dove, però, in una giornata complicata anche dal maltempo, non è riuscita ad esprimersi secondo le sue aspettative. “Sono uscita da Roma con le ossa rotte – le parole della dottoressa-maratoneta del CUS Genova –. C’entrano poco la pioggia o il percorso; fin dall’inizio mi ero resa conto che le gambe non stavano girando come al solito. Il vero motivo di questo black-out ancora non me lo spiego, so solo che dentro di me ho una gran fame di riscatto. Per fortuna agli Europei mancano ancora quattro mesi e c’è tutto il tempo di rigenerarmi e prepararmi al meglio. Quella salita è veramente dura e si intuisce che contribuirà parecchio a fare selezione. Spero di arrivare a Zurigo con la carica mentale e la condizione fisica che l’anno scorso mi hanno portata al sesto posto ai Mondiali di Mosca”.

Deborah Toniolo è l’unica della pattuglia azzurra ad aver già corso una maratona quest’anno. Il 26 gennaio ad Osaka (Giappone), la vicentina della Forestale si è piazzata ottava in 2h31:42. Per la cronaca è stato il suo quarto miglior crono in carriera ad oltre tre anni dall’ultima avventura sui 42,195km e la nascita a settembre 2012 della figlia Giorgia. “La salita e la discesa del percorso di Zurigo di sicuro lasceranno il segno sulle gambe di parecchie atlete. L’importante sarà arrivare bene all’ultimo giro, senza perdere troppe posizioni”. La Toniolo ha già fatto parte della squadra che “a posteriori” (a seguito delle squalifiche  delle prime due classificate, la lituana Balciunaite e la russa Yulamanova, finite nella rete dell’antidoping ) ha conquistato l’oro nella Coppa di specialità a Barcellona 2010. Tornerà in gara il 27 aprile a Chia (10km) e poi il 17 maggio a Ferrara in occasione dei Tricolore dei 10.000 metri.

 

Fonte: Fidal (Alessio Giovannini)

Foto: Colombo/Fidal

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