Brevi...di corsa

Trofeo Avis nel magnifico barocco di Acireale

Ore 8 Piazza Duomo di Acireale. Stamattina ho pensato di arrivare per tempo sul luogo della partenza, almeno una volta tanto anch’io che non ho altre possibilità in gara, sono sul “podio”. In piazza ci sono soltanto gli amici Giuseppe Ventura e Alfio Scalisi, lui si che è abituato a salire sul podio e chissà che oggi…. , io sono al terzo posto…

In realtà la piazza è gia piena di volontari dell’AVIS che come formiche brulicano in lungo e in largo. Li vedo lavorare freneticamente in collaborazione con gli atleti della Freelance Athletics Paesi Etnei, società organizzatrice con l’AVIS della manifestazione; montano alcuni gazebo, il banco che si occuperà della distribuzione pettorali, quello per la “non competitiva” e sistemano il gonfiabile  che è già in bella mostra al centro della piazza.

Ancora non vedo la postazione della Timing Data Service, forse saranno in ritardo,  d’altronde i “TDS”non è che siano abituati a misurare i loro tempi, bensì quelli degli altri, per se stessi la cosa è più difficile; loro vivono con la testa nell’informatica, ma forse semplicemente non gli è suonata la sveglia elettronica, digitale, radiocontrollata a impulsi, che hanno tutti sicuramente a casa.

Lentamente vedo arrivare tutti gli altri “elementi” necessari allo svolgimento della manifestazione. Arrivano i giudici capitanati da Michelangelo Granata, che dopo alcune assenze dalle gare “catanesi” è finalmente “resuscitato”, arriva Giuseppe Marcellino, speaker della manifestazione, e poi a uno a uno tutti gli atleti fanno il loro ingresso in piazza.

Inizia la fase di riscaldamento che viene accelerata quando si apprende che i Vigili Urbani vogliono liberare le strade il prima possibile, e ciò comporta l’accorpamento delle batterie Amatori e Master. Siamo i “soliti” 100 e non c’è nessun problema, sarà poi la TDS, che nel frattempo si è svegliata, a separare le graduatorie. Marcellino sollecita gli atleti a portarsi sulla linea di partenza

Ore 9e30. Siamo schierati sulla linea di partenza, 5 giri 5 Km, le donne e noi anziani over 55 abbiamo lo sconto di un giro. Stranamente non vi sono assessori presenzialisti in cerca di visibilità e così è la voce flemmatica, per noi rassicurante e familiare, di Michelangelo che pronuncia il fatidico: “ai vostri posti” e via si parte.

Duecento gambe schizzano freneticamente sul basolato del corso Umberto di Acireale, la strada abituata ai carri e alle maschere del famoso Carnevale, per un giorno vede un unico carro con a bordo 100 maschere  tutte da podista. Al Carnevale si scherza si ride, ma appena abbandoniamo il corso svoltando a sinistra in via Paolo Vasta, la salita fa passare la voglia di scherzare a tutti, ci vuole fiato e gambe; non  è molto ripida ma abbastanza lunga. Nella successiva svolta in corso Savoia, torna il sorriso, non quello a crepa pelle del Carnevale, ma quello per la lunga discesa che ci troviamo di fronte. Siamo così nuovamente nella piazza barocca del duomo, ma non c’è tempo per ammirare le bellezze architettoniche, anzi c’è da fare attenzione alla pericolosa inversione “U” che ci propone il percorso prima di passare sotto il gonfiabile e completare la prima tornata.

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Sono nel gruppo degli “anziani “ della M55 che cerca di tenere testa a Giulio Caniglia.  L’imprendibile panettiere di Scordia ancora non ha allungato il passo, ma penso che lo farà presto,  “impastando” noi tutti suoi avversari di categoria. Piero Lo Nigro spavaldamente conduce per la nostra categoria le prime fasi della gara e Salvatore Panebianco, “l’IPERMARATONETA”, incoscientemente gli va dietro. È così che nei successivi giri il “Panebianco” cede di netto e Giulio ci fa  “a polpette” anzi “a panini” lasciandoci tutti senza neppure salutare. Alle sue spalle si forma la coppia Lo Nigro – Costarella  in lotta per i rimanenti gradini del podio.  Mi “godo”, a qualche secondo da loro, lo spettacolo e vedo il “Costarella” ai 250m dall’arrivo lasciare in asso il “Lo Nigro” che finisce terzo. Io che il mio podio l’ho già avuto alle 8, evito d’un soffio l’onta del doppiaggio da parte di Alfio Scalisi (Podistica Messina) che prepotentemente taglia il traguardo vincitore assoluto di questa settima tappa del G.P. Provinciale. Alle mie spalle vedo “l’altro Caniglia”, il Santi da Scordia, che ancora una volta privo di avversari di categoria si diverte a “tritare” gli amici della M60 e molti della M55, complimenti a lui. E ad Alfio Scalisi vincitore uomini in 15’31” si affianca Grazia Pitruzzella (Podistica Jonia Giarre) vincitrice tra le donne in 17’37”.

E’ il momento degli abbracci e dei complimenti reciproci tra amici – avversari autentici, poi si consegna il micro chip per evitare di pagare un conto salato di 18 Euro e si ritira il “solito favoloso” pacco gara.

La brioscina, il succo di frutta alla pera naturalmente, l’acqua non gassata e la mela, mi sembra che ci sia tutto, ah, un momento! C’è una penna!

E sì c’è una penna, e qui siamo seri, perché la penna è contrassegnata dalla scritta AVIS che ricorda a tutti noi che questa giornata di spensieratezza ha, nell’intenzione di tutto lo staff organizzativo, il pensiero di sollecitare le nostre coscienze alla donazione del sangue, gesto di solidarietà umana e di grande senso civile.

Un abbraccio e grazie a tutti.

 

Remigio Di Benedetto

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1 thought on “Trofeo Avis nel magnifico barocco di Acireale”

  1. Un clamoroso Grazie al signor Remigio Di Benedetto che con il suo commento mi ha emozionato, perche’ il suo modo di interpretare le Gare e’ unico…Grazie ancora…..

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