Brevi...di corsa

Il Trentino premia Floriani

Si è celebrata sabato 18 maggio a Trento la giornata speciale in onore di Yuri Floriani che ha ricevuto dalle mani del presidente Giorgio Malfer e dal presidente di FIDAL Alfio Giomi una targa ricordo per fissare nella memoria quanto di buono fatto ed ottenuto nel corso del 2012, stagione che grazie al siepista delle Fiamme Gialle ha consentito all’atletica trentina di calcare nuovamente il suolo olimpico dopo 40 anni, da Monaco ’72 (Dionisi e Cramerotti) a Londra 2012, passando per la sfortunata convocazione di Martina Giovanetti a Pechino 2008. “Le emozioni che ci hai fatto vivere in occasione delle recenti Olimpiadi di Londra – ha detto Malfer – sono ancora dentro di noi. Importanti momenti di sport che hanno onorato non solo la tua persona, la tua famiglia e il tuo allenatore, ma anche la tua Società e tutto il movimento sportivo del Trentino. Ma non è stato un semplice momento agonistico. E’ stato molto di più. Abbiamo visto l’uomo, che profondamente e tranquillamente faceva entrare in sé stesso le sensazioni del momento, trasformandole poi in emozioni autentiche. Abbiamo ammirato l’atleta, che con un grande gesto atletico, di rara potenza e sopraffina eleganza, ha saputo offrire un’impresa sportiva che all’Atletica Trentina mancava da oltre 40 anni”.

floriani 2

Parole di stima sono arrivate anche dal presidente Giomi che ha sottolineato come “Floriani abbia saputo dare il meglio di sè nell’occasione più importante della carriera, regalando a tutti noi momenti di grande trepidazione. Sono contento dei suoi risultati, raggiunti grazie anche al connubio con il tecnico Gianni Benedetti, a sostegno del fatto di come la programmazione sia fondamentale per la crescita e la maturazione, anche in età non più verdissima. E, mi raccomando, Yuri, ti aspetto a Rio”.

Commosso, da parte sua, Floriani. “Ringrazio i presidenti per le belle parole, ringrazio soprattutto il mio allenatore Gianni e tutta la mia famiglia (presenti in sala la moglie Angela Rinicella con la piccola Noemi ed il padre Gilberto Floriani) e garantisco che gli stimoli e le motivazioni non mancano mai, magari è il fisico che inizia a sentire il peso dell’usura: a Rio devo ancora pensarci, per ora mi sto focalizzando sui mondiali di Mosca e sugli Europei di Zurigo del prossimo anno”.

Fonte: Fidal Trentino

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